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Notizie brevi 22/01/2024

Fleximan, altro colpo nella notte: tagliato l'autovelox di Carceri Caccia al vendicatore in tre province: 12 impianti abbattuti

Nuovo «blitz» nel Padovano, a 24 ore da quello a Valla di Riese Pio X, nel Trevigiano. Mano unica dietro le azioni o emulazione? Indagano i carabinieri

«Fleximan» colpisce ancora, nella notte tra venerdì e sabato, di nuovo nel Padovano. Non si fa in tempo a incardinare un bilancio degli abbattimenti, che il giustiziere degli autovelox armato di flessibile costringe ad aggiornare la contabilità. L'impianto caduto nella notte tra venerdì 19 gennaio e oggi, sabato, era posizionato sulla regionale 10, nel territorio del Comune di Carceri. Il conto delle azioni sale, dunque, a dodici e, come per le precedenti, il palo che sorregge l'apparecchio è stato tagliato alla base con una sega flessibile. Simile ai casi passati anche la coda social dell'abbattimento: scatti del velox a terra da parte di automobilisti di passaggio sono stati diffusi via social, in  pagine che esaltano l'auto del reato (questo è e null'altro) come un eroe dei fumetti.

Gli altri colpi

A questo punto l'abbattimento a  Valla di Riese Pio X, nel Trevigiano, avvenuto nella notte fra giovedì e venerdì sulla provinciale 667, scala al penultimo posto della lista. Su questo ultimo caso stanno indagando i carabinieri, che stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza in zona per cercare di individuare il colpevole. Nel frattempo, il fenomeno dell'abbattimento degli autovelox sembra aver maturato una nuova tendenza: lo smontaggio di dossi e dissuasori. Nel Comune di Veronella, nel Veronese, la scorsa settimana era stato installato un dosso rallentatore sulla strada principale della frazione di Giavone, abitata da un centinaio di persone: due sere dopo qualcuno l’ha smontato meticolosamente, bullone dopo bullone, facendolo sparire. Con il dosso era sparito anche il cartello che indicava il limite di velocità in quel tratto.

L'ira del sindaco contro il fenomeno social

La novità provoca l’ira del sindaco di Val Di Zoldo, nel Bellunese, Camillo De Pellegrin, che sulla sua pagina Facebook si è scagliato contro «dossoman»: «Avanti così – ha scritto rabbiosamente – adesso fate saltare anche i semafori! Meritiamo l’estinzione». De Pellegrin ha poi ulteriormente argomentato la sua posizione: «Non nascondo che qualche mio collega possa aver esagerato o fatto il furbo – tuona – ma questo non giustifica l’assurda e pericolosissima campagna che si sta diffondendo sui social. Io non so chi sia Fleximan, ma è una follia trasformare in un eroe un uomo che sta danneggiando una proprietà della comunità messa lì per tutelare le persone da chi corre come un pazzo per strada. Nel mio Comune mi pregano di installare nuove postazioni, perché c’è chi corre a 100 all’ora in un centro abitato, rischiando di ammazzare qualcuno. Sono tutti bravi a inneggiare sui social al presunto eroe, ma poi li voglio vedere quando le auto sfrecciano a folle velocità sotto casa loro...».

Indagini e vento dei social

Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini, cercando di capire se dietro questi atti vandalici ci sia un’unica mente o, se come si sta prefigurando, potrebbe esserci anche un effetto emulazione. I carabinieri di Treviso, Belluno e Rovigo si stanno scambiando informazioni per capire se ci siano elementi utili a inchiodare Fleximan in tempi rapidi e non è escluso che l’indagine possa presto finire a capo di un’unica procura. Prima di Riese Pio X l’ultimo caso era stato quello sul Passo Giau, nell’Alto Bellunese, il giustiziere ha segato letteralmente in due, nei giorni scorsi, uno degli autovelox più temuti d’Italia (e anche uno dei più contestati). Sui social è tutto un inneggiare alla figura che ha colpito ben nove volte in tutta la regione sempre con la stessa tecnica, trasformato in una sorta di supereroe che rende giustizia ai vessati dalle multe: «Eroe», «Sei un grande», «Continua così», «Facci sognare» e chi più ne ha più ne metta. Sdegnata la reazione dei sindaci, a cominciare da De Pellegrin. Al primo cittadino di Val di Zoldo si sono accodati anche Michele Grossato (Rosolina, nel Rodigino), Laila Marangoni (Taglio di Po) e molti altri. Senza dimenticare uno dei casi più eclatanti, quello di Cadoneghe, nel Padovano, con l’autovelox finito sotto inchiesta dopo essere stato fatto saltare.

Riese: il precedente, le multe e l'inchiesta

A Riese Pio X il pregresso spiega molto sull’ultimo atto vandalico commesso. Era già accaduto nel 2017, quando venne inscenata una protesta contro una media di 350 multe al giorno per il superamento dei limiti di velocità. Poi vennero gli annullamenti delle sanzioni da parte del giudice di pace di Treviso che le considerò tutte (o quasi) illegittime. In mezzo ci si era messa persino la Procura che, nel 2019, aveva aperto un fascicolo per falso in atto pubblico. Sull’autovelox di via Kennedy a Riese Pio X non sembra insomma esserci pace. Il sindaco Matteo Guidolin si era rifiutato di toglierlo spiegando come gli incidenti fossero «ancora troppi», precisando che la postazione fosse «a norma» aggiungendo che e non l’avrebbe rimossa.

 

da corrieredelveneto.corriere.it


 

Ancora! Questa storia comincia ad essere un po’ troppo lunga... Il “giustiziere” degli autovelox non potrà però farla franca all’infinito vero?  (ASAPS)
 


 

 

 

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Lunedì, 22 Gennaio 2024
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Tag: Fleximan.
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